mercoledì 12 agosto 2015

Giacomino, signor Tonno e Pesce Spada

C'era una volta un pesciolino di nome Giacomino.
Nuotava nel mare libero e felice.
Quando incontrava altri pesci, cortesemente si inchinava per salutarli.
Quando incontrava delle conchiglie belle si fermava per fare loro dei complimenti.

Era sempre gentile e sorridente con tutti ed era molto amato nel pezzetto di mare in cui viveva.

Un giorno, incuriosito da una strana luce, si avventurò verso il fondo del mare.
Ma più scendeva e più quella luce si affievoliva (diventava meno visibile).

Passava di lì un tonno e allora Giacomino chiese:"scusi signor tonno.
Molto piacere, io mi chiamo Giacomino.
Vorrebbe aiutarmi?
Vede quella luce bellissima che attraversa l'acqua del mare?
Saprebbe dirmi da dove viene?"

Il Tonno rispose: "ragazzo mio non lo so e non mi interessa. Ora ho fretta. Non mi scocciare".

Giacomino non si perse d'animo. Salutò il signor Tonno con gentilezza, anche se in realtà quella risposta lo aveva fatto un pò rimanere male.

Ma giacomino era fortunato perché proprio in quel momento stava passando un pesce spada.

Ogni volta che quella luce illuminava il pesce spada, tutto diventava più luminoso ed i raggi riflessi illuminavano alghe bellissime e coralli rossi magnifici.

Giacomino chiese al pesce spada:"buonasera signor pesce spada. Io mi chiamo Giacomino.
Sono rimasto sorpreso dalla bellezza della luce che illumina questo pezzetto di mare.
E non ho potuto non notare che se la luce le colpisce la sua spada, altra luce si irradia, dando colore al fondo del mare".

Il pesce spada non si era accorto di quella piccola magia.
Solo ora che giacomino glielo aveva fatto notare,  si rendeva conto di tanta bellezza.
Ma non sapeva dare un nome a quella luce.
Era solo bella.

Il signor tonno, che in realtà era rimasto incuriosito dall'incontro con Giacomino, decise di scoprire come si chiamasse quella luce e anche da dove venisse.

Vide lontana una barca di pescatori e, pur avendo un pò di paura, si avvicinò alla barca, stando attento a non rimanere imbrigliato tra le reti dei pescatori.

Avvicinandosi sentiva le voci dei pescatori che parlavano della meravigliosa luce di quella sera.
Ma non sentiva bene tutte le parole.
Si avvicinò ancora di più e capì finalmente da dove veniva quella bella luce che sorprendeva sia gli uomini sulla terra che i pesci del mare: la luce si chiama Luna e illumina ogni cosa quando è notte.

Quando signor Tonno stava per tornare indietro, i pescatori tirarono su le reti e signor Tonno rimase imbrigliato.

Si mise a gridare così forte che Giacomino e pesce Spada sentirono la sua richiesta di aiuto.

Allora Giacomino e pesce spada corsero verso le reti ma non sapevano come aiutare signor tonno.
A Giacomino venne un'idea: pesce spada poteva tagliare un pò la rete e far uscire signor Tonno e gli altri pesci imprigionati.

Pesce spada si diede da fare ed in pochi minuti liberò signor Tonno e tutti gli altri.

Erano tutti felici per quella liberazione e signor Tonno si scusò con Giacomino e ringraziò pesce spada.

Giacomino però chiese : "perché hai rischiato e sei andato vicino alle reti?"

Signor Tonno rispose: "la luce era troppo bella per non sapere cosa fosse. Si chiama Luna ed è capace di illuminare la terra e anche un pò il mare.
È bella ed è per tutti bella così.

La luna poi ci ha permesso di incontrarci. Questo è un altro regalo che ci ha fatto".

I tre pesci si abbracciarono e andarono a festeggiare in un posto dove le alghe da mangiare erano buonissime.

Fine.

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