domenica 16 agosto 2015

Semaforo blu ed i mille colori di Jacopo

Rosso. Stop.
...Bisogna attendere....

Verde. Si parte.

Giallo. Bisogna fermarsi.
Rosso. Stop.
... Bisogna attendere....

Tutto il giorno e la notte, stesso ritmo.

In generale a tutti i semafori andava bene fare quella vita monotona e con quei soli tre colori.

Diciamoci le cose come stanno: un semaforo è già fortunato perché ha un pò di movimento nella sua vita e ha tre colori.

Immaginate il segnale dello STOP. Rosso, bianco e, immobile. Sempre uguale.
Che noia terribile.

C'era un semaforo in fondo alla via, prima della scuola elementare, che sembrava rotto.
Era il semaforo di via Blu n. 5.
Era chiamato semaforo blu.

Quella città era magnifica: ogni via della città si chiamava come un colore e tutte le case e le cose delle vie erano colorate come il nome della via.
In via Blu i palazzi erano tutti blu, mentre le finestre erano di tanti diversi colori, agli alberi veniva messa una sciarpa blu, la strada era colorata di blu, i fiori venivano scelti blu.
Poi c'era la strada viola. Case e palazzi viola, le finestre tutte colorate, strade viola chiaro e fiori viola.

Era bellissimo girare per la città perché quei colori mettevano allegria in ogni momento.

Ma ritorniamo al nostro semaforo che non funziona.

Quel semaforo faceva quello che gli pareva.
Rosso per 3 secondi, poi giallo. Poi ancora rosso. Verde...  1 secondo. Poi giallo 2 minuti.

Che caos per gli automobilisti.

Gli operai del comune erano andati mille volte a controllare e cercare di capire cosa ci fosse di rotto, ma niente, non  erano riusciti a capire il perché di quello strano comportamento.

Gli automobilisti che passavano per quel semaforo raccontano che era come se quel palo con tre luci avesse una vita e si divertisse a prendere in giro gli automobilisti che passavano di là.

"Figuriamoci se un semaforo può avere una vita!!!
Un semaforo... è solo un semaforo" - diceva un automobilista dentro una macchina piccola e color cacc. .. marrone.

Quel briccone di semaforo invece, era tutto speciale,  perché aveva una sua anima tutta particolare.

Si annoiava a far le sequenze di colori tutte uguali e a seconda di come voleva, cambiava  tempi ed illuminava i suoi colori.

Solo tre colori erano troppo pochi per lui per cui, quando il sole si rifletteva sui suoi vetri, cercava di spostarsi un pò per cercare di riflettere colori diversi dai suoi tre rosso-giallo-verde.

Il semaforo si divertita a guardare la faccia degli automobilisti quando lui faceva loro degli scherzi.

Una cosa però c'è da dire: il semaforo di via Blu era sempre attento a non combinare incidenti.
Quindi se c'era tanto traffico faceva il suo dovere e presentava i colori correttamente.
Fortuna che la sua via e quella con cui si intersecava, erano vie con basso traffico.

Una mattina passò di lì in auto un nonnino ed il suo nipotino.

Semaforo blu face uno scherzetto al nonnetto,  fece prima scattare il verde, il nonnetto fece per partire, ed allora il semaforo diventò improvvisamente rosso.

Il nonno frenò di colpo ed il nipotino si spaventò così tanto che iniziò a piangere.

Il nonnino si sentiva in colpa per la paura che aveva fatto provare al nipotino e si mise a consolarlo con tutta la dolcezza del mondo.
Lo abbracciava, gli accarezzava i capelli, lo rassicurava e gli sussurrava:"Jacopo ora è tutto passato, calmati".
Il nipotino Jacopo si calmò,  rassicurato dalle dolci attenzioni del nonno.

Il semaforo blu che durante lo scherzo aveva riso tanto per il divertimento, vedendo la preoccupazione del nonno ed il pianto del nipotino, iniziò a sentirsi triste e anche un pò sciocco.

Una volta calmato, il nipotino disse: questo semaforo è inutile!
Un semaforo serve ad aiutare le persone a capire quando è giusto andare, non a confonderle e spaventarle.

Allora il semaforo, un pò offeso dalle parole del bambino, parlò, e disse:
"caro bambino tu mi dici che devo essere utile?  È vero. Ma tu non sai cosa significa rimanere qui impalato tutto il giorno, presentare sempre la sessa sequenza di colori.
E poi sempre gli stessi colori!

Io vorrei essere libero di cambiare ogni giorno colori e sequenza.

Il bambino lo ascoltò senza battere ciglio.
Poi se ne andò via.
Ma era rimasto colpito dalla storia di semaforo blu.

Passarono due giorni ed il bambino non faceva altro che pensare alla tristezza per semaforo blu di non poter vedere tanti colori come lui.
Dall'altra parte della città, semaforo blu, colpito dal fatto che il bimbo gli aveva detto di essere inutile, aveva preso a funzionare bene.
Anzi decise che sarebbe stato il miglior semaforo, per cui se vedeva in attesa donne incinta o con bambini, cercava di farle passare subito.
Stessa cosa con i nonni, con le ambulanze, pompieri, polizia e carabinieri.

Tutti si stupivano di quanto semaforo blu fosse diventato così bravo ed utile.

Ma quando non c'era nessuno, semaforo blu faceva delle coreografie con le sue luci, tanto che se lo si osservava, qualcuno poteva giurare che semaforo blu danzasse e si muovesse, tanto era il ritmo a cui muoveva le sue tre luci colorate.
 
Semaforo blu era orgoglioso di essere utile ma gli rimaneva la tristezza di soli tre colori da mostrare.

La storia del semaforo briccone ma diventato bravissimo si diffuse in ogni angolo della città a colori.
In ogni bar, barbiere, parrucchiera,  ufficio, supermercato, negozio e casa, ormai se ne parlava.
Anche la TV locale, "TV Arcobaleno", fece un servizio che commosse tutti i cittadini della città colorata.

Anche Jacopo ne sentì parlare e si emozionò di gioia sentendo che quel bel semaforo aveva ascoltato le sue parole.

Decise che doveva fare qualcosa per lui.

Idea!!!

Aveva visto in un negozio delle lampadine speciali che potevano cambiare colore.
Inoltre voleva che il semaforo blu diventasse tutto colorato e che la musica accompagnasse i suoi spettacoli di luci.

Si fece accompagnare dal nonno in un negozio di quelle lampadine speciali e poi in negozio di stoffe.
Poi prese la sua radio e, accompagnato dal nonno, andò dal semaforo blu e gli disse:"tu sei speciale. Sai come aiutare le persone che ne hanno più bisogno ma sai anche che la tua felicità è importante quanto aiutare gli altri.
E allora eccoti delle lampadine che possono diventare di mille colori diversi.
E poi ti ho portato alcune bandierine di stoffa per vestirti di colori. Quando il vento soffia o le macchine sfrecciano vicino a te le bandierine si alzeranno vestendoti di colori.
Poi ti ho portato la mia radio.
È un pò vecchia ma potrai ascoltare musica da mattina a sera.

Semaforo blu si commosse.
Era così bello con quelle luci, la musica e quelle tre bandierine colorate.
Si sentiva il semaforo più bello del mondo.

Nel giro di poche ore anche il gesto di Jacopo fu sulla bocca di tutti.
E molti si misero ad imitarlo.

Nel giro di poco, semaforo blu fu vestito di mille bandierine tutte colorate e con le sue lampadine colorate faceva spettacoli bellissimi agli automobilisti in attesa della luce verde per passare.

Il sindaco della città colorata fece mettere anche delle casse di amplificazione del volume attaccate alla radio di Jacopo,  così che la musica si sentisse meglio e tutti potessero godere di un momento di gioia in attesa del verde per ripartire.

Semaforo blu ha anche cambiato nome. Ora lo chiamano semaforo "della felicità" e regala mille colori e suoni, e delizia ogni istante chi passa per via Blu.

Fine.

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