mercoledì 12 agosto 2015

Gina ed il suo amico Vento

"Oh oh.
Mi sento un pò "staccata".

Oh oh.
Sento che sono un pò troppo ballerina.

Oh oh.
Non è che...
No, non può essere...
E se...

Ohhhhhhh ohhhhhhh.
Penso che mi sto...
....staccandooooooo.

Ma ora?
Ok ripartiamo.
Prima di tutto bisogna presentarsi.
Tanto piacere, sono Gina, la fogliolina ballerina.
Tutti sanno che non so stare ferma.
Appena un bambino respira e muove un pò di aria io ne approfitto subito per fare due passi di danza.
Non vi dico poi quando c'è vento.
Uuuuuuu festa!!!
La musica del vento ed il movimento che mi regala, mi fa ballare tutto il tempo.

Le altre foglie sono un pò infastidite dal vento e, a dire il vero, anche dal mio movimento.

La cosa bella sapete qual è?
Che se il vento arriva, tutte devono muoversi, contente o meno che siano.
Allora io dico,  già che ci sono, invece che arrabbiarsi, non potrebbero godersi un pò quel momento!?
Che tonte che sono.
Ma se sta bene a loro stare imbromciate mentre il vento le muove,  è una loro scelta.
E invece io rido, mi diverto, mi scuoto,  e canto anche.

Si, certo che canto.
Non avete mai sentito il suono delle foglie quando c'è il vento?
Ecco il nostro canto si chiama fruscio.
Per voi che non siete foglie il significato forse non è chiaro, ma per me - che sono foglia - è un momento di pura felicità.

Comunque è successo qualcosa di strano ultimamente.
È autunno. Sono diventata improvvisamente gialla.
Boh. Non so perché.
E mentre ero lì che ballavo con il vento, ho sentito che iniziavo ad essere meno "attaccata" al ramo.
Avete presente quando i denti dei bambini iniziano a dondolare?
Ecco mi sembrava di dondolare ed essere meno "attaccata".

Ora penso di avere un problema.
Sentivo dire da altre foglie che  cadendo poi tutto finisce.
Invece io sono qui, per terra, e.... parlo con voi.
Ma ora cosa succede?
Mah, io aspetto"

Passarono alcuni giorni e sopra Gina caddero altre foglie.

Quando iniziava un pò a perdere le speranze e a morire di noia, sentì un suono familiare.
E poi arrivsva un profumo di posti "lontani" e quel profumo, "lo porta solo il vento", disse Gina.

Evviva.
Si mise ad odorare quei profumi che il vento stava portando con sé e che diventavano sempre più intensi.
Che gioia stava provando.

"Anche se non potrò ballare - disse Gina - posso inebriarmi di questi profumi di posti lontani.
Questo sembra odore di pino. Verrà dalla montagna.
Questo è odore di salsedine, e allora è passato anche dal mare.
Questo è odore di... pizza? !?!?!
Sarà passato anche vicino ad una pizzeria.
Questo è odore di pepe verde.
Quello che mangia sempre quella signora che ha quei quattro bimbi belli.

Quante storie porta il vento".

Nonostante tutto Gina era un pochino triste perché sapeva che, una volta caduta, non avrebbe più ballato libera con il vento.

Ad un tratto il vento si fece più forte.
Tutto attorno a Gina stava tremando.
Tutto scalpitava.

E finalmente una folata di vento fece volare in alto Gina e le altre foglie.
Tutte ridevano ed erano contente.
Anche quelle che quando erano attaccate all'albero si lamentavano.

"Che bello. Oh che meraviglia volare così in alto,  senza limiti, senza sapere dove andare, immersa negli odori lontani.
Ehiiii ma quello laggiù è un fiume Ohhhhhhh non ne avevo mai visto uno. Com'è lungo.
Non finisce più.
Guardate è pieno di bambini che giocano dentro.
Ops, sono scivolati. Per fortuna non si sono fatti nulla.

Ohhhhhhh ma il fiume cade dalla montagna. Sarà mica una cascata?!

Ehi vento portami al mare".

Il vento accolse la richiesta di Gina perché lei era entusiasta di ogni cosa e la sua felicità veniva trasmessa a tutti.

E fu così che il Vento e Gina divennero grandi amici e ancora oggi girano per il mondo per portare odori e vedere cose nuove.

Se domani vedrete una fogliolina volare con il vento, chissà che non sia Gina.

Fine.

Nessun commento:

Posta un commento